SCEN LETI SMART
15 Aprile 2016

SCEN LETI SMART

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TRIESTE Un bastone intelligente per ciechi. Talmente intelligente che si autoillumina quando fa buio e indica attraverso un microfono la via in cui il possessore si trova. È l’invenzione che un’azienda locale, la Scen srl, con sede a Muggia, ha messo a punto allo scopo di migliorare la sicurezza e l’autonomia dei non vedenti. Ed è il simbolo delle celebrazioni per i novant’anni dell’Unione italiana ciechi di Trieste, che inizieranno sabato 9 aprile, con una manifestazione in programma al Salone degli incanti, sulle Rive.

«Il bastone si chiama Leti Smart in memoria di mia moglie, Letizia, purtroppo scomparsa tre anni fa, ma è anche il giusto acronimo che ne riassume le funzioni, “light engine and tag informations» spiega il presidente dell’Uci diTrieste, Marino Attini, che per lunghi anni ha lavorato all’Insiel. E aggiunge: «Questo bastone garantirà al non vedente la massima visibilità nell’attraversamento pedonale e nelle zone a scarsa illuminazione, faciliterà l’individuazione e l’attivazione dei semafori sonori e fornirà utili informazioni di orientamento mentre la persona si muove, per esempio indicando, attraverso un microfono, la via nella quale si trova».
Non basta. Il prezzo sarà tutt’altro che proibitivo: «Questa soluzione – sottolinea Attini – prevede costi di realizzazione e di installazione contenuti, sia per chi acquista il bastone sia per chi installa l’infrastruttura e ne controlla il funzionamento. Questa soluzione è stata denominata Smart proprio perché rientra nel progetto “smart city”, quello di una città che dialoga col cittadino e a maggior ragione col disabile visivo». Il bastone sarà realizzato in due versioni: una per non vedenti mantenendo la fisicità del tradizionale bastone e l’altra per ipovedenti in formato telecomando.

La Scen srl, azienda specializzata in soluzioni di microelettronica, fin dalla prima fase ha potuto contare sulla collaborazione l’Università e i Lions club. «Vorrei che Trieste diventasse la città pilota di un progetto che possa aiutare i ciechi e gli ipovedenti di tutte le città e che è il risultato del mio impegno, che ho portato a termine mettendo a frutto l’esperienza nell’informatica e nell’elettronica di consumo, accumulata sia come ricercatore per oltre vent’anni all’Insiel sia come docente» aggiunge Attini.

«Abbiamo lavorato su pesi e vibrazioni – evidenzia Diego Bertocchi, presidente della Scen, azienda che conta su una ventina di dipendenti – accentrando la ricerca sull’ottica che deve sostenere il non vedente in questi casi. Abbiamo dotato il bastone anche della capacità di autoilluminarsi quando fa buio e il passo successivo, ma ci vorrà tempo, prevede l’inserimento della microelettronica all’interno del bastone». Nata una decina di anni fa, la Scen sta crescendo: «Siamo soddisfatti – conclude Bertocchi – anche perché siamo innamorati di Trieste e lavorare per la nostra città è una soddisfazione».

Non sarà solo il prototipo del bastone intelligente a caratterizzare l’anniversario dell’Uci. Tra le varie iniziative l’allestimento, in collaborazione con il Circolo fotografico triestino, del primo concorso fotografico per non vedenti che vedrà i soci del Circolo abbinati agli appassionati di foto dell’Uci. Nei primi giorni dell’estate, stavolta con la disponibilità del gruppo locale di biker della Harley Davidson, i soci dell’Uci potranno partecipare al raduno motociclistico che si svolgerà a Trieste. Sempre in estate ci saranno anche tre gite a cavallo. La Fondazione CRTrieste ha già annunciato che, nel corso delle celebrazioni, donerà un nuovo pullmino all’Uci. Importanti anche le nuove collaborazioni con l’Università della Terza età, che organizzerà percorsi formativi per persone con disabilità visive, con la nuova Associazione diabetici, nell’ambito di iniziative di integrazione sociale, e con le associazioni dei ciechi di Slovenia e Croazia, allo scopo di creare una rete di supporto internazionale.

fonte: IL PICCOLO
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